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Trauttmansdorff nei mesi freddi: giardinieri al lavoro costantemente per un risultato eccellente

Pubblicato il: 26/10/2023
Autore: Redazione GreenCity
Quando le temperature si abbassano e i visitatori possono godersi gli ultimi giorni prima della chiusura, i giardinieri dei Giardini di Castel Trauttmansdorff iniziano a preparare l’intero areale per l’inverno.

L’intenso sole d’autunno, che splende nel cielo terso, dà risalto alla splendida vegetazione dei Giardini di Castel Trauttmansdorff. In questa stagione, meritano una visita le tante piante sempreverdi e le rigogliose piante perenni.
Nei Giardini Acquatici e Terrazzati gli aster-novi belgii, meglio noti come “settembrini”, ostentano le loro ricche fioriture lillà e blu, mentre, nei Giardini del Sole, frutti mediterranei come melagrane, fichi, olive e uva rappresentano perfettamente l’inconfondibile immagine del sud.
Quando le temperature si abbassano e i visitatori possono godersi gli ultimi giorni prima della chiusura, i giardinieri dei Giardini di Castel Trauttmansdorff iniziano a preparare l’intero areale per l’inverno.

In alcune aree dei Giardini ci si concentra sulla potatura di alberi e arbusti. Di queste attività ad alto rischio, si occupa un team specializzato del gruppo dei giardinieri.

Alcune piante possono rimanere all’aperto senza problemi, mentre altre hanno bisogno di svernare in una serra o di essere adeguatamente protette.
L’ulivo di 700 anni viene avvolto con un telo, come anche il carrubo e la siepe di feijoia viene messa al riparo dal freddo con una protezione invernale. La Limonaia, ad esempio, presenta tutto l’anno una struttura fissa di metallo sopra cui i giardinieri, di inverno, montano pannelli isolanti trasformandola in un riparo invernale per le piante al suo interno. Anche il camedrio arboreo, pianta che necessita di temperature miti, viene protetto da una costruzione ad hoc che segue tutta la sua estensione come siepe e che lo protegge dal freddo. Gli oleandri vengono protetti da un tessuto non tessuto e le opunzie vengo coperte da un telo per ripararle dalla pioggia; l’umidità invernale, infatti, le potrebbe esporre a un rischio di malattia. Tutte queste piante saranno poi gradualmente liberate dalla loro protezione invernale quando le temperature aumentano in primavera.

In ottobre/novembre i giardinieri provvedono, inoltre, alla piantumazione di circa 350.000 bulbi, che mostreranno una maestosa fioritura primaverile alla prossima apertura dei Giardini. Tra questi tulipani, narcisi, giacinti, fritillarie e fiori appartenenti al genere scilla.
Nei mesi di novembre e dicembre i giardinieri sono anche occupati nella raccolta del fogliame caduto dagli alberi. Questo non viene immediatamente eliminato, ma grazie ad un approccio rivolto alla biodiversità, che valorizza tutti gli abitanti di uno spazio verde, i cumuli di foglie vengono raggruppati e ordinati, affinché gli insetti presenti nei Giardini possano approfittarne come riparo, fonte di sostentamento e supporto per vincere il freddo. Questo tipo di accorgimento verrà rimosso poco prima dell’inizio della nuova stagione.
A gennaio e febbraio, invece, si dedicano ai lavori di taglio e pulizia delle piante e a piccoli lavori di riparazione e costruzione.

Nei mesi di febbraio e marzo si comincia a riordinare il giardino eliminando erbacce, risistemando le aiuole e il terreno in cui i bulbi di viole, papaveri, Non Ti Scordar di Me e ranuncoli sbocceranno nei mesi successivi. Contemporaneamente avviene anche l’importante potatura delle rose che favorisce la crescita di fiori sani e rigogliosi e rafforza la struttura complessiva della pianta.

Nel mese di marzo grande spazio e tempo vengono dedicati alla cura del terreno prima di nuove piantumazioni: vengono svolte attività di concimazione tramite prodotti come il bokashi, ottenuto dalla fermentazione di sostanze organiche e ricco di microrganismi utili.
Solo nella seconda metà del mese di marzo, a ridosso dell’apertura, i giardinieri si occupano della sistemazione dei percorsi e delle vie interne dei Giardini che attraversano le innumerevoli aiuole, le zone boschive, le distese di fioriture e che accompagneranno gli ospiti per tutto l’areale di 12 ettari.
Questo importante lavoro di cura, attenzione e protezione viene ripagato dagli splendidi panorami e paesaggi che l’intero giardino regala durante la stagione di apertura.

Nella cura del giardino non viene utilizzato alcun pesticida chimico o biologico; la squadra di giardinieri, infatti, fa affidamento su una manutenzione che si concentra sul rafforzamento delle piante e sulla cura di un suolo sano, vivo e ricco di microorganismi.



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Categorie: Green Life

Tag: Green life

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