Flowe, società benefit e BCorp parte del gruppo Mediolanum, è da sempre impegnata a promuovere uno stile di vita sostenibile. Tra le numerose iniziative che sostiene, ha deciso di fare squadra con
Wanderlust Vision, il progetto collaterale di Klaus, focalizzato sulla musica come veicolo di evoluzione culturale e sociale in grado di raccontare luoghi e persone. Flowe ha voluto rendere l’ultima edizione di Wanderlust, che ha fatto tappa sul Monte Bianco,
a impatto zero. Un risultato possibile attraverso diverse azioni, a partire da uno studio LCA (Life Cycle Assessment) condotto da ZerocO2 attraverso cui sono state calcolate tutte le emissioni di gas serra generate dall’evento e le sue attività collaterali, tra cui consumo di cibo e bevande, gadget utilizzati, mobilità.
Le
2,14 tonnellate di CO2 verranno quindi neutralizzate attraverso il sostegno a progetti nature based. Uno fra tutti la
riforestazione in Guatemala: verranno piantati alberi da frutto e forestali in sistemi agroforestali gestiti dalle comunità locali, che daranno supporto alle famiglie.
Inoltre, Flowe ha deciso di supportare il progetto “Save the Glacier” di Skyway, e andranno a piantare un ciliegio ai piedi del Monte Bianco per ogni ospite presente all’evento: la collina vedrà quindi 20 nuovi ciliegi, che riporteranno verde e ossigeno, mitigando l’effetto che il riscaldamento globale ha sui ghiacciai.
La Wanderlust Experience Monte Bianco ha inoltre coinvolto per la prima volta un ristretto numero di ospiti selezionati attraverso un concorso che ha premiato gli utenti più attivi dell’app Flowe. I 5 Flome vincitori hanno potuto vivere 2 giorni a Courmayer incontrando altri 5 mentori che hanno guidato lo svolgimento dell’experience.
Tudor Laurini, in arte
Klaus, ha lasciato tutti senza fiato con il suo Dj set eseguito in esterna sulla cima di Skyway, a ben 3466 metri di altezza.
Michele Freppaz, nivologo e professore di Pedologia presso l’Università di Torino, ha accompagnato gli ospiti in un’escursione alla scoperta della neve e dei suoi fiocchi, facendo un approfondimento sul significato della montagna, sia da un punto di vista di ecosistema da salvaguardare che di spazio contemplativo e rigenerante.
Il bikepacker
Omar Martinello, ha analizzato il tema del tempo attraverso una dimostrazione interattiva volta a dimostrare quanto longeva sia la storia della Terra e quanto sia infinitamente piccola la nostra come esseri viventi, mentre
Corrado Musmeci di Fontegrafica, azienda leader nel settore delle arti grafiche, ha guidato un workshop creativo partendo dallo sketchbook di Wanderlust Vision, che ha sensibilizzato tutti i presenti su come anche il prodotto stampato, se prodotto per durare nel tempo, puo’ essere sostenibile.
In chiusura,
Guido Cencini, Forestry Strategist di zeroCO2, ha ribadito che la sostenibilità non è mai solo una questione ambientale, ma anche economica, culturale e sociale e ha incoraggiato tutti a coltivare la connessione con la natura, quel legame in grado di portare felicità attraverso le cose semplici, come toccare la neve, o la terra.
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