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Il 31 gennaio si chiude la stagione della caccia

Pubblicato il: 31/01/2022
Autore: Redazione GreenCity
WWF: “Stagione caratterizzata ancora da illegalità e provvedimenti illegittimi delle regioni”.
Il 31 gennaio si chiuderà la stagione di caccia 2021/22. Finalmente gli animali selvatici potranno avere qualche di mese di tregua dal piombo dei cacciatori e i veri amanti della natura potranno rivivere gli spazi naturali senza correre il rischio di essere impallinati.  
Anche in questi ultimi giorni di apertura agli spari non mancano le notizie di uccisioni illegali di fauna selvatica da parte di cacciatori di frodo rilevate in tutta la Penisola grazie all'attività di controllo delle autorità preposte alla vigilanza venatoria (Carabinieri forestali, Polizie provinciali e guardie volontarie delle associazioni ambientaliste) che si aggiungono alle numerosissime operazioni portate a termine nel corso dell'anno. Da ultimo, si segnala una vera propria strage di uccelli acquatici compiuta da sei cacciatori di frodo nella laguna di Grado dove sono stati abbattuti circa 350 animali tra cui 150 Fischioni (Mareca penelope).  Secondo dati Birdlife International, con 5,6 milioni di uccelli uccisi illegalmente ogni anno, l'Italia è la seconda classificata nel triste campionato del bracconaggio nel bacino del Mediterraneo, subito dopo l'Egitto. 
"Nonostante la costante diminuzione dei cacciatori italiani, la caccia continua rappresentare una delle principali cause di perdita di biodiversità e diffusione delle illegalità commenta Dante Caserta, Vice Presidente WWF Italia-. Uno studio commissionato dal WWF dimostra come in coincidenza del periodo di apertura della caccia aumenta in maniera esponenziale il numero di esemplari appartenenti a specie protette (soprattutto rapaci) che vengono ricoverati nei centri di recupero animali selvatici dell'Associazione, come Vanzago e Valpredina, in Lombardia".  
In un contesto così grave le Associazioni di protezione ambientale rappresentano un imprescindibile presidio di legalità ambientale. Il WWF Italia in questi trent'anni dall'approvazione della Legge sulla tutela della fauna selvatica e la disciplina della caccia (L. 157/1992) ha condotto importanti battaglie, attivando centinaia di denunce, ricorsi amministrativi contro provvedimenti regionali e costituzioni di parte civile in processi penali per reati venatori grazie al contributo della rete di Avvocati del Panda oltre alle migliaia di ore di vigilanza delle Guardie volontarie.

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Categorie: Green Life

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