A Montesarchio (Bn) in arrivo le aiuole didattiche
Pubblicato il: 06/04/2021
Autore: Redazione GreenCity
Le aiuole saranno arricchite nei prossimi mesi da altre piante in modo da ricostituire dei piccoli lembi di vegetazione tipica del Parco Regionale Taburno Camposauro e saranno adottate da scuole, associazioni e cittadini disponibili a prendersene cura.
Avviata, nell'ambito del progetto "Sve(g)liamo la Dormiente", la realizzazione a Montesarchio di tre aiuole didattiche con la messa a dimora di piante autoctone quali lecci, viburni, allori, pioppi e ligustri.Si tratta di un gruppo di tre aiuole ubicate lungo il margine sinistro del torrente Tesa, in via Cirignano di Montesarchio, nello splendido scenario da un lato del monte Taburno e dall'altro della Torre con il Castello.Un'iniziativa possibile grazie a Comunità Montana del Taburno, che ha messo a disposizione i suoi operai, e Regione Campania, che ha fornito le piante messe a dimora allevate nel vivaio del Fizzo, entrambi partner del progetto.Le aiuole saranno arricchite nei prossimi mesi da altre piante in modo da ricostituire dei piccoli lembi di vegetazione tipica del Parco Regionale Taburno Camposauro, a scopo didattico, e saranno adottate da scuole, associazioni e cittadini disponibili a prendersene cura.
Sve(g)liamo la Dormiente è un progetto, della durata di tre anni, che interesserà l'area del massiccio del Taburno-Camposauro e ben 15 Comuni della Provincia di Benevento (i 14 del Parco regionale più il capoluogo). Attraverso 18 diverse azioni l'area del parco sarà interessata ad azioni di conservazione della biodiversità e la comunità sarà coinvolta dai partner del progetto in percorsi di educazione ambientale, di formazione, in giornate a tema ed eventi di promozione ed animazione territoriale. L'obiettivo è quello di far conoscere il valore del capitale naturale del Parco e stimolare una presa di coscienza generale al fine di favorire comportamenti virtuosi, da parte di cittadini ed istituzioni, e la partecipazione della comunità ai processi di tutela della biodiversità e per una gestione eco-compatibile delle risorse naturali.
Tra le attività previste dal progetto la creazione di 6 aiuole didattiche con essenze autoctone; la realizzazione di un "Atlante della flora e della fauna del Parco"; il posizionamento di bat-box e cassette-nido per i chirotteri e gli uccelli del parco; interventi per il miglioramento degli habitat naturali (ad esempio la Faggeta appenninica con Taxus e Ilex); il monitoraggio di mammiferi ed uccelli; la mappatura ed il recupero dei sentieri con l'organizzazione di eventi per svelare aspetti ambientali, storici e del gusto; la realizzazione di stagni per anfibi e rettili; la promozione di un Contratto di falda per la tutela e la regolamentazione dello sfruttamento del bacino idrico del massiccio.
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