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Il Museo Mare Antico Biodiversità trova casa all'interno del Parco dello Stirone e del Piacenziano

Pubblicato il: 15/09/2020
Autore: Redazione GreenCity
Il MuMAB è collegato con il Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino da un bellissimo percorso ben segnalato, in mezzo alla natura.
E' stato inaugurato ad inizio settembre il MuMAB – Museo Mare Antico e Biodiversità, all'interno del Polo Turistico ambientale Millepioppi a San Nicomede (PR) nel Parco dello Stirone e del Piacenziano.
Tra i moviti per visitarlo ci sono senza dubbio le opportunità di toccare con mano fossili che hanno circa 7 milioni di anni, di camminare sui resti di un mare antichissimo e di incontrare lo scheletro di una, anzi tre balene. Ce ne sono però, ovviamente, molti altri.
La nuova sede per il patrimonio di reperti fossili presenti in passato nel museo Mare antico di Salsomaggiore Terme, nel cuore di Visit Emilia (www.visitemilia.com), arricchito da nuove installazioni multimediali e da una sezione dedicata alla natura protetta dello Stirone, è infatti già di per sé un simbolo che merita di essere onorato. Confiscato alla criminalità, il Podere Millepioppi incarna una virtuosa storia di rinascita che ora restituisce alla collettività un progetto ambizioso, voluto da Parchi del Ducato, Comune di Salsomaggiore Terme, Regione Emilia-Romagna e Comune di Fidenza.
Il nuovo museo è diviso in una sezione geopaleontologica, allestita nell'edificio principale, e in una sezione naturalistica, ospitata nell'ex-stalla della casa colonica del podere.
La prima conserva uno dei più ricchi e interessanti patrimoni paleontologici recuperati nel Bacino Padano, frutto di ricerche e scavi effettuati nell'alveo del torrente Stirone dalla seconda metà del 1960, che hanno portato all'istituzione, nel 1988, del Parco Fluviale Regionale dello Stirone. Quello proposto è un percorso, in parte interattivo, tra i processi evolutivi che hanno condotto alla creazione del Bacino Padano, governandone l'evoluzione in tempi remotissimi, quando queste terre erano letteralmente sommerse da un mare antico. Nello spazio dedicato alla biodiversità perduta, a spiccare è l'unico esemplare al mondo della balenottera "Plesiobalaenoptera quarantellii", scheletro quasi integro risalente all'inizio del Tortoniano (10-11 milioni di anni fa) restituito grazie all'erosione del torrente Stirone nel 1985. È il preludio ideale all'ingresso nella sala immersiva, mimetico regno sottomarino dominato dallo scheletro della balenottera "Matilde", tra le cui vertebre sono stati ritrovati i denti di uno squalo. Nella successiva sala, un monitor touchscreen consente di approfondire i temi della biodiversità marina di ieri e di oggi, illuminando reperti e attivando un video-racconto. La visita continua con la storia del ritiro delle acque, alla base della nascita della Pianura Padana, e dell'arrivo dell'uomo, con una particolare attenzione alla parentela tra l'antico mare e le acque saline termali che oggi sono una delle grandi ricchezze di Salsomaggiore.
Nella Sezione naturalistica, gli spazi dedicati al "tempo attuale" offrono una spiegazione delle dinamiche attraverso cui la storia più remota di questi luoghi ha plasmato l'ambiente attuale e i suoi habitat fluviali, determinandone la grande biodiversità. Diorami naturalistici, pannelli illustrati ed exhibit sono gli strumenti che favoriscono la scoperta della ricchezza di varietà biologica che caratterizza oggi il Parco.
Inoltre il MuMAB è collegato con il Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino da un bellissimo percorso ben segnalato, in mezzo alla natura. Nel Medioevo i pozzi per l'estrazione del sale erano tutti sotto la giurisdizione del Castello di Scipione, costruito da Adalberto Pallavicino prima dell'anno Mille.
 


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Categorie: Green Life

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