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Città e cambiamenti climatici, PEFC: 6 motivi per curare gli alberi e piantarne di nuovi

Pubblicato il: 17/06/2020
Autore: Redazione GreenCity
"Gli alberi sono dei partner straordinari per mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico attualmente in atto. Ma ci vuole l'albero giusto al posto giusto, gestito correttamente, cioè è necessaria sia la competenza pianificatoria e progettuale, che quella gestionale ed operativa", dichiara Antonio Brunori, segretario generale del PEFC Italia.
Riduzione del particolato e della CO2, mitigazione della temperatura, regimazione delle acque e aumento del valore degli immobili. Sono questi alcuni dei vantaggi della presenza di alberi e foreste nelle città, che l'emergenza sanitaria e i mesi di lockdown hanno messo ancora più in evidenza, sottolineando l'importanza di avere spazi verdi facilmente accessibili e ben distribuiti in tutto il tessuto urbano e portando alla riscoperta della necessità del contatto con la natura stessa, portatore di benefici sia fisici che mentali.
A fare il punto è PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), l'ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale.
 Nelle città si concentra circa l'80% delle emissioni di gas-serra e la maggior parte della popolazione urbana del pianeta, il 70% nel 2030, in Italia il 72% già nel 2020. "Le città quindi sono, e saranno sempre di più, responsabili del cambiamento climatico in atto e tutte le politiche volte al contrasto dell'innalzamento della temperatura terrestre dovranno partire dai centri abitati", spiega Maria Cristina d'Orlando, presidente del PEFC Italia.
 Anche gli alberi e le foreste urbane - ovvero l'intera rete che include alberature stradali, boschi, gruppi di alberi e singole piante che si trovano in aree urbane e periurbane - rappresentano infatti, insieme alle foreste delle aree rurali e soprattutto montane, le cosiddette "green infrastructure" necessarie per far fronte ai cambiamenti climatici: soluzioni naturali ad un problema ambientale che, con investimenti contenuti, portano maggiori vantaggi nel tempo. Strutture che vanno a contrapporsi alle "grey infrastructure", opere ingegneristiche che, in campo ambientale, aiutano a tamponare un determinato problema, provocando spesso danni collaterali.  

I 6 motivi per curare gli alberi in città e piantarne di nuovi 

1 - Riduzione inquinamento atmosferico
Con più di 66.000 decessi prematuri all'anno, l'Italia è lo Stato membro UE più colpito in termini di mortalità connessa al particolato (PM 10 e PM 2,5) che deriva principalmente dal traffico veicolare. Il ruolo degli alberi urbani nell'assorbimento e riduzione di tali particelle è fondamentale: si calcola che ogni ettaro di foresta urbana sia in grado di assorbire fino a 30 kg di Pm10 all'anno.  

2 - Riduzione CO2 e sequestro di carbonioLe città generano l'80% di emissioni di gas serra e le piante urbane giocano un ruolo cruciale grazie alla loro capacità di sequestrare la CO2 attraverso la fotosintesi e quindi di immagazzinare carbonio (carbon sink) nella biomassa vegetale e nel suolo: una pianta con caratteristiche nella media situata in un clima temperato e in città assorbe tra i 10 ed i 20 kg CO2/anno.  

3 - Riduzione temperature in eccesso
Altro fenomeno drammatico in termini ambientali e che rischia di abbassare la qualità della vita delle persone è quello delle isole di calore, che determina un microclima più caldo (tra gli 0,5 e i 3 °C) all'interno delle aree urbane cittadine rispetto alle circostanti zone periferiche e rurali. Inoltre, a differenza degli edifici, gli alberi quando si surriscaldano emettono vapore acqueo dalla chioma, contribuendo ad abbassare la temperatura delle foglie e di tutto l'ambiente circostante. Con l'ombreggiamento e l'evapotraspirazione, gli alberi possono contribuire ad una riduzione della temperatura mediamente di 3.5°C [3] e quindi anche ad una riduzione dell'uso dei condizionatori fino al 30%.
 

4 - Aumento valore immobiliare
I servizi ecosistemici su tutto il territorio nazionale hanno un valore annuale complessivo che si stima arrivi a superare i 220 miliardi di euro: si tratta in gran parte di un valore non riconosciuto dal mercato. Ma negli ambiti residenziali gli alberi hanno un valore economico diretto e tangibile, generando un miglioramento urbano e aumentando l'appetibilità del luogo - e quindi il valore degli immobili - anche del 20%. 

5 - Regolazione acqua e rischio idrogeologico
Gli alberi e le radici possiedono qualità straordinarie che consentono di svolgere un'azione protettiva nei confronti delle comunità: rallentano i tempi di corrivazione dell'acqua piovana e il deflusso, soprattutto durante fenomeni meteorologici estremi come le sempre più frequenti bombe d'acqua, contribuendo a ridurre l'erosione del suolo e il rischio di esondazione. Senza l'azione degli alberi, si calcola che ogni anno lo stato italiano dovrebbe spendere per la riduzione del rischio idrogeologico dai 35 ai 149 miliardi di euro.

6 - Creazione spazi ricreativi e di aggregazione
Un beneficio immateriale strategico importantissimo, emerso chiaramente nei mesi di lockdown, è l'offerta di spazi ricreativi e di aggregazione. I parchi alberati e le foreste urbane costituiscono degli ambienti naturali in cui le persone possono incontrarsi, giocare e interagire aumentando di conseguenza il valore delle aree limitrofe e contribuendo alla creazione di identità locale e di nuove opportunità culturali e formative.


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Categorie: Green Life

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