"Con l’arrivo della bella stagione ed il diffondersi di pollini è importante il via libera ai lavori di manutenzione del verde per cercare di prevenire il dilagare di allergie ma anche per scongiurare i gravi pericoli determinati dalla caduta di alberi e rami favoriti dall’incuria e dal moltiplicarsi di eventi climatici estremi". E’ quanto afferma la
Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la riapertura delle attività di cura e manutenzione del paesaggio a partire dal 14 aprile prevista dal Decreto del presidente del Consiglio insieme alla selvicoltura e alla manutenzione delle aree forestali.
Una necessità –sottolinea la Coldiretti – per intervenire nelle città
nei confronti di alberi pericolanti e siepi sporgenti sulle sedi stradali con le opportune operazioni di taglio e cura del verde pubblico che ora è importante recepire anche nelle regioni dove ci sono ordinanze più restrittive. Altro aspetto – continua la Coldiretti – è quella della necessaria
difesa delle piante dall’aggressività di tanti patogeni introdotti negli anni da diverse parti del mondo che vanno affrontati adeguatamente per garantire a bellezza dei centri urbani ma anche sulla loro sicurezza.
Già da settimane peraltro – precisa la Coldiretti – sono ormai entrate nel vivo le fioriture, in particolare betulle e frassini. E con il periodo, dilaga anche il rischio di
allergie da polline e più avanti anche delle ‘temute’ graminacee di cui, secondo le autorità sanitarie, soffre circa un quarto della popolazione.
Si tratta dunque – sostiene la Coldiretti – di lavori non derogabili che vanno affidati a professionisti del settore nel rispetto di tutte le precauzioni necessarie a contenere il contagio da Coronavirus.
Il verde urbano pubblico
in Italia è aumentato del 3,7% in un quinquennio ed ha raggiunto nei capoluoghi di provincia oltre 564 milioni di metri quadrati che corrispondono ad una disponibilità media di 31,1 metri quadri per abitante, secondo una analisi Coldiretti su dati Istat. Ma con l’arrivo delle alte temperature che sta favorendo il moltiplicarsi degli incendi nei boschi è stata accolta la richiesta della Coldiretti di inserire anche che possono continuare ad essere svolte durante l’emergenza coronavirus.
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