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Caro energia, 91,2% cerca ridurre spese elettricità

Pubblicato il: 22/02/2023
Autore: Redazione GreenCity
Una ricerca realizzata dall’ICSR per conto di Silvi Costruzioni Edili ha indagato il livello di propensione al risparmio energetico degli italiani nelle loro abitazioni.
Il principale investimento per risparmiare sulla bolletta elettrica nell’ultimo anno è stato —in termini di ricorrenza (quindi non tanto di valore economico)— il passaggio a lampadine a maggiore risparmio energetico rispetto a quelle che si erano “fulminate” o che per tagliare un po’ di costi si è voluto sostituire: una scelta che ha riguardato il 70% degli italiani, forse preoccupati dai continui rincari dell’energia e dalla crisi determinata dal conflitto in Ucraina.
È quanto emerge dal «Sondaggio sulla propensione al risparmio energetico degli italiani nelle loro abitazioni» commissionato da Silvi Costruzioni Edili all’International Center for Social Research (ICSR).
«Un piccolo gesto quello della lampadina che porta a grandi risparmi, soprattutto se accompagnato da altri piccoli gesti, come scollegare gli elettrodomestici che non si utilizzano ed evitare così lo standby che annualmente pesa per ben 135 euro sulle nostre tasche» commenta Silvia SilviGeneral Manager della Silvi Costruzioni Edili.
Un singolo dispositivo elettronico in modalità stand-by può consumare mediamente 4 watt ogni ora, ma lasciare in “attesa” un lettore blu-ray può costarci anche 15 watt ogni ora ed il microonde addirittura 27 watt, facendo lievitare complessivamente la bolletta elettrica di circa un 10% ed andando ad incidere su una spesa energetica che nel 2022 —secondo il sondaggio— è stata pari a 4.656 euro a famiglia, di cui 1.697 euro per l’energia elettrica e 2.489 per il metano (il resto è relativo a gasolio, GPL, legna e pellet).
Di piccoli gesti, comunque, gli italiani ne fanno tanti: secondo il sondaggio ICSR, nell’ultimo anno il 91,2% ha cercato di ridurre in qualche modo le sue spese per l’energia elettrica.
Le regioni con le percentuali più elevate di interventi tesi al risparmio sono Emilia-Romagna (98,2%), Umbria (97,3%), Lazio (96,8%) e —pari merito—Toscana e Veneto (96%), mentre la Calabria con l’81,2% ha il valore più basso. A cambiare meno lampadine è invece la Basilicata (53,5%).
 


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