La legge prevede il divieto di prospezione, estrazione e coltivazione degli idrocarburi in tutta l'area adriatica.
Nel primo semestre 2011 l'azienda decuplica il fatturato rispetto allo scorso anno. Già conclusi nuovi accordi per un totale di 25 MWp.
Gli attivisti di Greenpeace chiedono che la centrale di Porto Tolle non venga riconvertita a carbone.