In Europa tonnellate di capi di abbigliamento sprecate durante il ritorno a scuola
Pubblicato il: 06/09/2018
Autore: Redazione GreenCity
Solo tra il 25% e il 50% degli indumenti viene utilizzato da un anno scolastico all'altro, secondo l'ultimo rapporto di Tiendeo.it.
Le vacanze estive lasciano il posto all'inizio di un nuovo anno scolastico a settembre. È tempo di preparare tutto il necessario per un nuovo anno di apprendimento nelle aule: libri, vestiti e accessori e materiali infiniti. Tiendeo.com, il sito web per i cataloghi dei prodotti e delle offerte online, ha condotto un sondaggio tra i suoi utenti per conoscere il loro comportamento riguardo alla preparazione del loro ritorno a scuola.
Si stima che ogni anno in Europa vengano acquistate più di 1.500 tonnellate di vestiti per il ritorno a scuola (magliette, pantaloni, abbigliamento sportivo, scarpe, ecc.). Il fatto sorprendente rilevato dallo studio di Tiendeo.com è che più di 170 tonnellate di vestiti cadono in disuso all'inizio di ogni anno scolastico. Questo abbigliamento viene riposto nell'armadio o gettato (11%).
Quali articoli di abbigliamento vengono acquistati ogni anno per il ritorno a scuola? Questo studio risponde a questa domanda: si calcola una media a bambino di 4 T-shirt, 3 pantaloni, 2 vestiti, 3 tute, 3 paia di scarpe sportive, 2 paia di scarpe per la scuola, 3 maglioni e 2 cappotti.
Fortunatamente, c'è una tendenza positiva verso la consapevolezza del consumo responsabile: il 60% degli intervistati riconosce che i vestiti in buone condizioni che non si adattano più vengono passati ai fratelli o ai conoscenti più stretti. Un'altra opzione ecologica è quella delle donazioni alle ONG, associazioni di beneficenza e altre organizzazioni di assistenza sociale (34%).
Ragionando per fasce di età, i genitori di età compresa tra 25 e 34 anni sono quelli che risparmiano la maggior parte dei vestiti (23%). Inoltre, quelli tra i 35 e i 44 anni sono il gruppo di età più incline a riutilizzare o passare ad altri gli abiti (75%). All'altro estremo, i genitori più anziani (da 55 a 64 anni) con figli a scuola sono quelli che mostrano una maggiore sensibilità e sono più propensi a donare a enti di beneficenza o ONG (47%).
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