Sta prendendo forma il
nuovo Bosco Urbano voluto da
KilometroVerdeParma, il
Consorzio Forestale nato a Parma nel maggio 2020, attualmente composto da 27 tra soci ordinari e sostenitori, che punta a creare
nuovi boschi permanenti in tutto il territorio di Parma e provincia, ponendosi l’obiettivo di mettere a dimora 20.000 nuovi alberi ogni anno.
Il progetto del Bosco Urbano cittadino ha mosso i primi passi nel dicembre 2020, quando il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, appoggiandosi alla piattaforma di crowdfunding GoFundMe, ha aperto una
sottoscrizione pubblica: nel giro di un mese, grazie alla generosità di
oltre 350 donatori, tra privati cittadini e aziende, sono stati raccolti
25.000 euro. Questa cifra andrà a coprire la
piantagione di 1.000 alberi e garantirà la
manutenzione delle piante e del bosco (concimazione, tre sfalci all’anno, irrigazione automatica e potatura di allevamento il terzo anno)
per tre anni: il lasso di tempo che gli esperti di KilometroVerdeParma ritengono necessario per un ottimo affrancamento delle piante.
Come spiega
Maria Paola Chiesi, Presidente del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma: «
Il progetto è pienamente rappresentativo dello spirito che anima KilometroVerdeParma: il cambiamento è possibile e tutti possiamo esserne attori protagonisti, con piccoli gesti individuali. Coinvolgendo i cittadini, le aziende del territorio e le Istituzioni, la nostra idea è quella di avviare oggi una rivoluzione verde di cui potranno fruire le generazioni future: ai giovani vogliamo lasciare in eredità una città più sostenibile e più vivibile. Non sarà un intervento isolato: il nuovo Bosco Urbano ha l’ambizione di diventare un modello per altri interventi virtuosi a Parma e nel territorio della nostra provincia. Con la speranza di ispirare anche altre città».
Una volta chiusa la raccolta fondi, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma ha subito avviato un
dialogo con il Comune di Parma - Assessorato alla Partecipazione e all’Associazionismo e Assessorato alle Politiche di Pianificazione e Sviluppo del Territorio e delle Opere Pubbliche - per individuare insieme l’area urbana più indicata per l’intervento di forestazione: dopo alcune settimane di confronto, che hanno visto il coinvolgimento anche del
Consiglio dei Cittadini Volontari Molinetto e dei
residenti, è stata individuata come
Bene Comune Urbano un’area verde nel quartiere residenziale Parma Mia. Più precisamente, quest’area è compresa tra la tangenziale di Parma a sud, la strada che costeggia il parcheggio di via Martiri delle Foibe a ovest, il parcheggio della strada trasversale a via 27 Gennaio a est e diverse strade e palazzine interne al quartiere a nord.
Complessivamente, l’area copre una superficie di 70.000 mq, di cui già 42.500 coperti da bosco e gli altri 27.500 adibiti a prato. Il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma intende
allargare il bosco esistente verso l’interno, seguendone il più possibile l’originario disegno a bordi frastagliati. Partito con l’inizio del mese di
marzo 2021, l’intervento di forestazione curato dal Consorzio prevede la
messa a dimora di 1.030 nuovi alberi su una superficie di circa 16.000 mq. Il sesto d’impianto sarà 4x4 metri nella parte meridionale dell’area e 3x4 metri in quella settentrionale: ciò consentirà alle piante di svilupparsi anche in larghezza evitando diradamenti futuri.
La maggior parte delle piante di cui è prevista la messa a dimora nel mese di marzo proviene da
vivai di Imola e Forlì gestiti dalla
Regione Emilia-Romagna, con cui il Consorzio Forestale ha un accordo di fornitura: si tratta perlopiù di querce (cerro, farnia, roverella, leccio), frassini (maggiore, orniello, angustifolia), sorbi (domestico, uccellatori, montano, ciavardello), tigli, tassi e piante da frutto (melo, nespolo, ciliegio, corniolo, gelso). Oltre a garantire il rispetto del “
Regolamento comunale del verde pubblico e privato”, in cui vengono riportate le specie idonee alle piantagioni in ambito urbano, queste specie sono state selezionate perché
autoctone e
capaci di ben adattarsi al clima di Parma. Importante è anche il contributo di
Giorgio Tesi Group, azienda pistoiese leader europeo nel settore del florovivaismo, che a KilometroVerdeParma mette a disposizione circa 200 alberi, con l’obiettivo di
aumentare la biodiversità all’interno del bosco urbano. È infatti prevista la piantagione di specie ornamentali (come ginkgo, liquidambar, meli ornamentali, liriodendri), di sempreverdi (cipressi e cedri), di piante da fiore (ciliegi giapponesi e peri) e di tamerici, farnie fastigiate, salici piangenti. Al fianco di KilometroVerdeParma nel progetto del Bosco Urbano a Parma Mia c’è anche il
Gruppo Saviola, che offre al Consorzio i suoi fertilizzanti a rilascio lento, che seguono il ritmo di crescita delle piante.
Il Bosco Urbano in zona Parma Mia voluto dal Consorzio Forestale KilometroVerdeParma porterà
numerosi benefici. A partire dallo
stoccaggio di anidride carbonica, definito come la quota di carbonio che rimane in forma organica, come biomassa legnosa, fino alla morte dell’albero.
Come spiega
Antonio Mortali, Direttore Tecnico del Consorzio, «
Se stimiamo una media di 20 kg di CO2 sequestrati da ogni albero in un anno e se ipotizziamo, prudenzialmente, una vita di cinquant’anni per la foresta urbana, entro il 2070 i mille alberi del Bosco Urbano in zona Parma Mia andranno a stoccare 1.000 tonnellate di anidride carbonica». Ma i benefici garantiti dall’intervento di riforestazione non si limitano a questo.
«
Il Bosco Urbano, non a caso situato in una posizione strategica, alla convergenza di arterie stradali trafficate, può essere un valido alleato nella lotta all’inquinamento atmosferico - continua il Direttore Tecnico Antonio Mortali -.
In particolare, le 1.000 piante possono ridurre la concentrazione nell’aria di inquinanti primari, come CO, NOx, polveri e idrocarburi incombusti, e secondari, come l’ozono, che si forma a partire dal traffico automobilistico, per effetto dei processi di combustione. Altre funzioni particolarmente importanti per la città di Parma sono la mitigazione delle isole di calore, la regimazione delle acque e la riduzione del rumore». A tutto ciò si aggiungono benefici come una
maggiore biodiversità, una
maggiore vivibilità degli spazi urbani, con effetti positivi anche in termini di
salute e benessere dei cittadini, e una rivalutazione immobiliare dell’area interessata, con riflessi anche per le attività commerciali.
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