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Anche bonus giardini e terrazza nel Dl Clima

Pubblicato il: 19/09/2019
Autore: Redazione GreenCity
Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini: "Si tratta di un provvedimento che contribuisce a rendere più belle le città ma anche a tagliare lo smog con diffusione di piante capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento".
Arriva anche il bonus verde per giardini e terrazzi nella bozza di decreto legge sul clima, con la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per coperture a verde e giardini pensili.
Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali e tra le spese sono comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione dei lavori.
“La proroga della misura fortemente sostenuta dalla Coldiretti ha un alto valore economico, occupazionale ed ambientale per un settore strategico del Made in Italy che vale 2,5 miliardi di euro e, attraverso 27 mila imprese florovivaistiche, offre lavoro a oltre 100mila persone” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “si tratta di un provvedimento che ha avuto un grande successo negli anni passati e che contribuisce a rendere più belle le città ma anche a tagliare lo smog con diffusione di piante capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento. Insostenibile nello schema di decreto legge in materia di politiche green è invece la proposta di riduzione dei sussidi ritenuti ambientalmente dannosi dal 2020 che – denuncia Prandini – colpirebbe paradossalmente anche i carburanti agricoli senza i quali verrebbe messa a rischio la quotidiana manutenzione di gran parte del territorio nazionale, lasciato all’abbandono e al dissesto idrogeologico, e compromessa la competitività del Made in Italy agroalimentare”.

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