Cosa accadrebbe se la primavera non arrivasse e se il ciclo della natura venisse sconvolto lasciando l’uomo in balia delle sue paure più primitive? Lo profetizza
La quinta stagione, dal
27 giugno nelle sale italiane distribuito da
Nomad Film Distribution.
Il film, diretto dai documentaristi
Peter Brosens e Jessica Woodworth, è quanto mai attuale, data lasituazione climatica determinata dal tardivo arrivo della bella stagione.
Dopo aver conquistato la critica internazionale, ricevuto il
Premio Arca Giovani a Venezia, proprio al Lido “La quinta stagione” è stato premiato con il Green Drop Award, assegnato da Green CrossItalia e dalla Città di Venezia al film che “meglio abbia interpretato i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli”.
La quinta stagione è ambientato in un piccolo villaggio delle Ardenne, durante un inverno che sembra non voler mai finire. E mentre i due giovani protagonisti vedono
il loro amore inaridirsi come la terra dei campi, il film intreccia una serie di vicende diverse che vanno a comporre un affresco corale e implacabile…. Ma i giovani saranno in grado di salvarsi?
“Il film si svolge in un ipotetico futuro prossimo - spiegano i registi - ma l’ispirazione ci è arrivata proprio dall’osservazione di quanto accade oggi, come la reale scomparsa delle apiovunque nel mondo, l'abuso di fertilizzanti tossici, la crisi del latte”.
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