Per capire a che punto siamo e, soprattutto, quali devono essere le attività e gli ambiti su cui concentrarsi, abbiamo coinvolto Cristina Lavecchia, Direttore Operativo della Fondazione Osservatorio Meteorologico di Milano Duomo ETS e Federico Beffa, Project Leader di "F2C - Fondazione Cariplo per il Clima".
"Più che di cambiamento parliamo di crisi – segnala Cristina Lavecchia -: l’uomo non ha mai osservato una velocità così alta nella modifica delle condizioni climatiche. L’estrema variabilità del tempo e gli improvvisi sbalzi di temperatura generano diverse conseguenze, e un danno economico che L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha stimato in 90 milioni di euro in 40 anni. Dai problemi di salute, a quelli legati ai consumi energetici, all’impatto sul turismo, sono molteplici gli ambiti coinvolti. In particolare, considerando l’emergenza idrica - le piogge intense intervallate da periodi di siccità – registriamo conseguenze sulla qualità dell’acqua e del cibo”.
Come agire a livello locale
Dunque, come agire? “Bisogna agire in modalità multisettoriale – prosegue Cristina Lavecchia – mantenendo fermo l’obiettivo sulla riduzione delle emissioni e sul contenimento dell’effetto serra. A livello locale si devono compiere azioni di adattamento agli impatti, in una parola: resilienza. In particolare, è necessaria una revisione della governance territoriale – prosegue il Direttore Operativo della Fondazione Osservatorio Meteorologico di Milano Duomo ETS -, ovvero rivedere il modo in cui agiscono gli enti pubblici, dimenticando l’organizzazione verticale (a silos non comunicanti) e implementando una regia trasversale. In particolare, agire sulla pianificazione territoriale. Per esempio, definendo obiettivi e regole urbanistiche in città ma dotandosi di modelli concreti anche fuori dalle città”.
“Migliorare, dunque, le capacità funzionali delle risorse a rischio. Promuovere il riuso e il riciclo delle risorse, sfruttare le nuove tecnologie, rendicontare le attività per evitare interferenze e puntare sulla formazione, sul cosiddetto capacity building, ovvero intervenire sulle capacità tecniche del pubblico e del privato" conclude Cristina Lavecchia.
L’impegno di F2C Fondazione Cariplo per il Clima
Una fondazione bancaria sostiene progetti di utilità pubblica in quattro ambiti, sociale, ambiente, ricerca, arte e cultura verso i beneficiari, ovvero gli enti del terzo settore e gli enti pubblici. In particolare, Fondazione Cariplo si concentra sul contrasto al cambiamento climatico con F2C, progetto attivo dal 2019.
“La terza edizione di Call for Ideas “Strategia Clima”, la principale iniziativa del progetto F2C, sostiene alleanze territoriali nel contrasto al mutamento climatico attraverso azioni di mitigazione e adattamento – afferma Federico Beffa, Project Leader di "F2C - Fondazione Cariplo per il Clima" -. La Fondazione si rivolge agli enti pubblici e agli enti non profit del proprio territorio di riferimento ovvero la Lombardia, le provincie del Verbano-Cusio-Ossola e di Novara, e intende promuovere le migliori idee in merito”. La Fondazione seleziona i progetti e fornisce un servizio di assistenza tecnica ai beneficiari per la redazione di una Strategia di Transizione Climatica. “Una strategia sviluppabile nell’arco di circa 4 anni, ma la visione vogliamo che sia almeno al 2030 – puntualizza Beffa. Una strategia, insomma, che metta le basi per azioni in divenire”.
3,2 milioni di euro di stanziamento
“In seconda battuta, tramite la Call Strategia Clima eroga anche un contributo economico vero e proprio – prosegue Beffa - per sostenere una parte di queste azioni. Li veicoleremo su azioni di revisione degli strumenti urbanistici, perché è assolutamente necessario ribaltare l’approccio consolidato della pianificazione urbanistica”.
“Vogliamo lavorare su azioni di mitigazione, sullo sviluppo di energie rinnovabili e sull’efficientamento energetico degli edifici, sulla formazione dei tecnici comunali e sul coinvolgimento dei cittadini – continua il Project Leader di "F2C - Fondazione Cariplo per il Clima" -. Ancora, vaglieremo con attenzione progetti di adattamento, come la forestazione urbana e la depavimentazione”.
Finora, attraverso la Call, la Fondazione ha messo a disposizione 11 milioni di euro, attivando sei alleanze territoriali aventi quali capofila i Comuni di Mantova, Brescia, Bergamo, Cesano Maderno (nell'ambito della Call for Ideas 2020) Lentate sul Seveso e Comunità montana Valli del Verbano (Call for Ideas 2021). Per la terza edizione della Call for Ideas “Strategia Clima”, che si concluderà il 16 maggio, è previsto uno stanziamento di 3,2 milioni di euro.
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