Partendo dalle buone notizie, gli italiani sono stati molto parsimoniosi nell’uso del gas lo scorso inverno. Gli obiettivi fissati dal governo per ridurre la dipendenza dall’import russo sono stati superati e il risultato italiano è stato tra i migliori a livello europeo. Secondo ENEA, sono stati 10 miliardi i metri cubi di gas metano risparmiati in otto mesi (agosto 2022 – marzo 2023), con un conseguente calo dei consumi del 18% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
Passando alle notizie meno confortanti, l’ARERA ha comunicato un nuovo aumento del costo del gas per la bolletta di ottobre 2023, con le famiglie in regime di tutela che hanno pagato il 4,8% in più i consumi di gas registrati a settembre rispetto al mese precedente.
La crescita dei costi di approvvigionamento della materia prima, dunque, resta un tema caldo anche quest’anno. Per tale ragione, Qundis - uno dei principali player nel settore dei misuratori e dei sistemi per la contabilizzazione del calore - ha deciso di sensibilizzare i consumatori ed incentivare una differente gestione dei consumi, dispensando alcuni suggerimenti per preparare i termosifoni alla stagione autunnale e, al contempo, veder diminuire i propri costi in bolletta.
Fare un check-up del radiatore prima della sua riaccensione. Dopo una delle estati più calde della storia, le temperature stanno iniziando ad abbassarsi per dar spazio all’autunno. Lo scorso anno, a causa dell’emergenza energetica, il decreto dell’ex ministro Cingolani aveva abbassato per legge di un grado la temperatura in casa (da 20 a 19 gradi), ritardando anche le date di accensione dei termosifoni ed accorciando le ore giornaliere di funzionamento (1 ora in meno al giorno). Per quest’anno, si ritorna alla normativa di riferimento secondo le zone climatiche di cui fa parte ogni città. Prima della riaccensione effettiva dei termosifoni, il consiglio è quello di programmare un’attività di spurgo: eliminare l’aria presente nei tubi è essenziale per il corretto funzionamento del termosifone. Una volta eliminata l’aria, è poi necessario effettuare una buona pulizia per rimuovere tutto ciò che può essersi depositato sui termosifoni durante la stagione estiva. Fondamentale, inoltre, anche il controllo del buon funzionamento delle teste termostatiche che siano esse meccaniche o elettroniche.
Liberare i radiatori da ogni impedimento. Rimuovendo qualsiasi oggetto o mobilio che potrebbe coprire i radiatori, l'aria calda può circolare liberamente nella stanza, consentendo al sistema di riscaldamento di funzionare in modo più efficiente e garantendo al calore di essere distribuito in modo più uniforme. Mantenere i radiatori liberi da ostacoli, inoltre, consente di ridurre il tempo di funzionamento del sistema di riscaldamento, contribuendo a risparmiare energia e a ridurre le bollette. In caso di necessità, mensole sopra i caloriferi o specchi che li nascondono non dovrebbero mai avere una distanza inferiore ai 30 cm.
Installare dei dispositivi di contabilizzazione. Com’è possibile gestire al meglio qualcosa di cui non si ha precisa misura? Spesso manca la consapevolezza di come viene effettivamente utilizzata l’energia consumata. Viene da sé che quindi, mancando le informazioni, risulta impossibile implementare delle strategie adeguate di risparmio energetico, per questo è essenziale – e obbligatorio – installare dei dispositivi di contabilizzazione del calore. I ripartitori dei costi di riscaldamento – uniti alle valvole termostatiche - permettono di incrementare il risparmio energetico della propria abitazione attraverso la gestione del calore in ogni singolo ambiente e la conseguente contabilizzazione delle spese di riscaldamento. Nei condomini o in case con più unità abitative, inoltre, i dispositivi di contabilizzazione consentono di suddividere equamente i costi tra i residenti in base al consumo effettivo. Se non si disponesse ancora di tali strumenti, sarebbe opportuno pianificare i lavori per l’adeguamento a norma quanto prima.
Monitorare costantemente i propri consumi: Oggi l'attenzione non deve essere più rivolta solo a quanto si consuma, ma anche a come si consuma. Per questo, la necessità di adottare un sistema di monitoraggio evoluto risulta più che mai attuale. Questa è la prima operazione che permette di ottimizzare i consumi stessi. Vedere in tempo reale quanto si sta consumando può essere un incentivo a ridurre il consumo di energia, oltre al fatto che la conoscenza dei propri consumi può aiutare a individuare perdite o utilizzi non autorizzati, contribuendo a ridurre gli sprechi. Il solo monitoraggio di tutti i propri consumi insieme alla tempestiva informazione del consumatore fa diminuire il consumo di calore fino al 30%.
Non sottovalutare il riscaldamento passivo: Durante il giorno, lasciare entrare la luce naturale nelle stanze è essenziale: l'energia solare è una fonte gratuita di riscaldamento passivo. Facendo entrare il sole durante il giorno, è possibile sfruttare il calore solare per riscaldare le stanze in modo naturale, riducendo la necessità di accendere il riscaldamento. Dormire con le tapparelle abbassate, al contrario, può contribuire a migliorare l'isolamento termico delle finestre, riducendo la dispersione di calore e mantenendo le stanze più calde in autunno e in inverno.
Abbandonare le cattive abitudini legate allo spreco. Spesso, il comportamento dell'utente stesso è la principale causa di sprechi energetici. Gestire le finestre in modo inadeguato, ad esempio tenendole aperte a qualsiasi ora del giorno, o asciugare i panni sui termosifoni possono sembrare azioni trascurabili, ma, secondo le stime interne di Qundis, adottare un approccio più responsabile e consapevole verso il consumo energetico può portare a un risparmio significativo fino al 20% sul totale delle spese di riscaldamento. Va notato che questo effetto è più evidente negli edifici di nuova costruzione, in quanto il comportamento dell'utente ha un impatto maggiore sul consumo energetico, grazie all'efficacia della coibentazione e degli impianti di riscaldamento più moderni rispetto agli edifici più datati.
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Categorie: Casa
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