Legambiente e Goletta Verde: no alla pratica senza regole del flyboard

Per l'associazione Per l'associazione ambientalista, le moto d'acqua e i flyboard andrebbero utilizzati in specchi acqua ben delimitati, lontano dalle aree marine protette e dalle spiagge destinate alla balneazione e senza arrecare danno all'ambiente, alla tranquillità e alla sicurezza dei bagnanti.

Autore: Redazione GreenCity

Legambiente chiede alle amministrazioni costiere italiane un impegno concreto per dire no alla pratica senza regole del flyboard, la nuova moda dell'estate 2014 che unisce sport estremo e nuova tecnologia.
Il flyboard è una sorta di skateboard del mare, dotato di scarponcini, collegato a un acquascooter al quale è agganciato un tubo flessibile lungo 15 metri che spruzza violentemente acqua permettendo di volare e fare evoluzioni acrobatiche come l'eroe dei fumetti Marvel Iron Man. Il tutto producendo, però, un forte inquinamento acustico e disturbando chi, invece, vuole trascorrere una piacevole e tranquilla giornata al mare. Una moda che si sta diffondendo anche in Italia grazie anche alla pubblicità di una nota un'azienda multinazionale di telefonia cellulare e fissa.
"Il flyboard, ma spesso anche le moto d'acqua - dichiara SEBASTIANO VENNERI, RESPONSABILE MARE DI LEGAMBIENTE - nascono già fuorilegge dal momento che sono pensati non per il trasporto, ma per un'attività stazionaria in un'area limitata, comportando inevitabile disturbo agli altri fruitori. In sostanza il flyboard è solo un mezzo di divertimento, che fa divertire chi lo usa mentre disturba e irrita i bagnati che passeggiano sulla spiaggia o che vorrebbero fare un bagno tranquillo. Si tratta dunque di un modo invasivo e poco rispettoso di trascorrere una giornata al mare, inquinando e limitando la libertà di chi va in un posto di mare. Ci sono tanti altri modi per apprezzare la bellezza del mare e delle tante località balneari italiane che scommettono su turismo e sostenibilità rispettando l'ambiente".
"Per questo domani - aggiunge VENNERI - in occasione della tappa di Goletta verde alle isole Egadi, lanceremo un appello alle amministrazioni costiere della Penisola affinché vengano emanate ordinanze ad hoc per garantire la sicurezza di chi è al mare, contro l'arroganza di chi crede, cavalcando questi "skateboard del mare" oppure le moto d'acqua, che non ci siano limiti da rispettare. E l'esempio arriva proprio dalle isole Egadi dove già da tempo e stato vietato l'utilizzo delle moto d'acqua all'interno dell'area marina protetta".

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