Russia: due mesi di carcere per gli attivisti di Greenpeace

Tra gli arrestati c'è anche l’italiano Cristian D’Alessandro a cui sono stati comminati due mesi di custodia cautelare in attesa dell'esito delle indagini sull'accusa di pirateria mossa dagli inquirenti russi.

Autore: Redazione GreenCity

Il tribunale di Murmansk, in Russia, ha ordinato due mesi di custodia cautelare per attivisti e membri dell’equipaggio dell’Arctic Sunrise – tra cui l’italiano Cristian D’Alessandro - in attesa dell’esito delle indagini sul reato di pirateria. Per alcuni sono stati disposti invece 3 giorni di custodia cautelare in attesa di una nuova udienza.
L’accusa è stata mossa dall’autorità giudiziaria russa in seguito alla protesta pacifica di Greenpeace contro le trivellazioni in Artico.
Cristian, 32 anni, napoletano, è uno dei volontari a bordo della rompighiaccio Arctic Sunrise di Greenpeace, abbordata in acque internazionali la scorsa settimana prima di essere trainata nel porto russo di Murmansk. 
"Così come gli altri attivisti e membri dell’equipaggio, anche il nostro volontario Cristian sarà sottoposto a custodia cautelare per due mesi mentre le autorità indagano sull’assurdo reato di pirateria” commenta Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. “Questo è un tentativo agghiacciante di intimidirci e mettere a tacere una protesta pacifica, ma noi resisteremo e faremo ogni sforzo possibile per continuare ad informare l’opinione pubblica sui veri pericoli delle trivellazioni nell’Artico”.



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