Migliorano le
prestazioni energetiche del patrimonio edilizio italiano nel 2024, con gli
edifici residenzialipiù efficienti (classi A4-B) che raggiungono il
20%del totale e quelli meno performanti (classi F-G) che scendono al
45,3%,in calo di oltre 2 punti percentuali rispetto all'anno precedente. È quanto emerge dal
VI Rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici diENEAe Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (
CTI).
Anche il
settore non residenzialemostra segnali ancora più positivi, con una quota di edifici nelle classi A4-B pari al
20%, mentre quelli più energivori (F-G) scendono al
30,9%, in calo di 10 punti percentuali rispetto al 40,9% dello scorso anno.
Il Rapporto si basa su oltre
1,2 milioni di Attestati di Prestazione Energetica (APE)emessi nel 2024 e conservati da ENEA nel
Sistema Informativo sugli APE (SIAPE), che rappresenta lo strumento nazionale di riferimento per il monitoraggio dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio. Un punto chiave del Rapporto riguarda il
miglioramento della coerenza e dell’affidabilità degli APEattraverso metodologie avanzate di controlli preventivi semantici sulle informazioni energetiche.
Il Rapporto propone due ampi focus: uno dedicato al
Catasto Energetico Unico, che integra i dati su impianti termici e APE, in linea con l’imminente revisione della normativa sugli impianti termici; l’altro illustra le nuove funzionalità del
Portale Nazionale sulla Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE2), tra cui il Sistema Esperto per la Prestazione Energetica (SEPE), una guida per cittadini, aziende e PA su incentivi fiscali, costi e benefici ambientali degli interventi.
Infine, il Rapporto illustra i risultati del
sondaggiocondotto da CTI e ANACIsu 1.500 amministratori di condominio: il
76,7%riconosce l’importanza dell’efficienza energetica e dell’APE, ma emergono ancora ostacoli di natura
economica (81,5%)e
burocratico-normativa (47,4%).
“Il settore edile italiano è al centro di una trasformazione strategica e il Rapporto presentato oggi evidenzia come la certificazione energetica sia oggi una leva strategica per migliorare la qualità del costruito e accelerare la transizione energetica”, commenta il direttore generale ENEA Giorgio Graditi. “Per le imprese del settore – prosegue Graditi – questo Rapporto costituisce un punto di riferimento strategico per rispondere alla crescente domanda di interventi qualificati, alla necessità di soluzioni integrate e all’esigenza di strumenti informativi chiari e affidabili a supporto delle decisioni di investimento. L’APE - conclude - è oggi chiamato a svolgere un ruolo sociale e culturale, in grado di informare, orientare scelte e contribuire alla diffusione di una vera cultura dell’energia che ci aiuterà ad affrontare con successo le sfide future”.