Sabato 23 marzo torna in tutto il mondo Earth Hour, l’Ora della Terra del WWF

Dalle 20.30 si spegneranno le luci per un’ora per un futuro che limiti la crisi climatica. L’appuntamento centrale per i giornalisti è sabato 23 marzo al Colosseo di Roma, che si spegnerà per un’ora.

Autore: Redazione Greencity

Il WWF lancia anche quest’anno Earth Hour, l’Ora della Terra e da l’appuntamento a tutti a sabato 23 marzo alle ore 20.30 per un evento globale del WWF che dal 2007 unisce le persone in tutto il mondo invitandole a spegnere le luci per un’ora per mostrare, attraverso questo gesto simbolico, quanto forte possa essere l’impatto di un’azione condivisa per salvare il Pianeta. Alle 20.30, ora locale, per 60 minuti, si spegneranno le luci dei monumenti nelle principali città italiane e nel mondo, mentre milioni di persone dedicheranno un’ora del proprio tempo a un’azione per il futuro del Pianeta. Lo slogan di questa edizione è: “+AZIONI -CO2: DIAMO UN FUTURO AL NOSTRO FUTURO!”. L’appuntamento centrale per i giornalisti è sabato 23 marzo al Colosseo di Roma, che si spegnerà per un’ora. Al Colosseo, dalle ore 20 circa, sarà presente un team del WWF per eventuali interviste. Chi intende realizzare interviste e riprendere le immagini dello spegnimento in diretta alle 20.30 è pregato di comunicarlo con anticipo scrivendo a ufficiostampa@wwf.it. ALTRI SPEGNIMENTI IN ITALIA Il WWF in Italia ha attivato la sua rete di volontari e Oasi sul territorio. Oltre a organizzare iniziative, la rete del panda ha lavorato per invitare i comuni del territorio ad aderire a Earth Hour attraverso lo spegnimento delle luci di luoghi significativi di competenza del comune. A Roma verranno spente le luci del Colosseo, di Piazza San Pietro, le luci esterne del Palazzo del Quirinale, di Palazzo Madama, di Palazzo Montecitorio e di Palazzo Chigi. A Venezia si spegneranno le luci di Piazza San Marco, a Ledro le luci del Museo delle Palafitte, a Torino le luci della Mole Antonelliana e dei ponti monumentali sul fiume Po, a Padova le luci del portico di Palazzo Moroni, di Piazza dei Signori, di Piazza dei Frutti, Piazza delle Erbe, le luci esterne di Palazzo Capitanio e di via 8 Febbraio; a Firenze le luci di Ponte Vecchio e Torre di Arnolfo, di Piazzale Michelangelo, della Basilica di Santa Croce, dell’Abbazia di San Miniato e del Duomo; a Trento le luci degli spazi espositivi del Muse: questi sono solo alcuni esempi delle 80 realtà che hanno scelto di aderire all’iniziativa.

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