Adottare 50 api e contribuire al nostro futuro. Questo l'obiettivo concreto che si prefigge
Monini con la campagna "Le api fanno l'olio" promossa con LifeGate.
Le api sono a rischio di estinzione ovunque: cambiamenti climatici, utilizzo massiccio di pesticidi chimici di sintesi e parassiti hanno fatto scomparire un'ape su quattro negli Stati Uniti e un'ape su dieci in Europa. Senza api però la natura non si riprodurrebbe,
sparirebbe il 90% di prodotti alimentari della Terra e ovviamente anche l'Olio d'Oliva.
Da qui l'idea di Monini di impegnarsi per contrastare questa pericolosa deriva, cominciando proprio dalle api che conosce meglio: quelle con l'alveare
vicino agli uliveti biologici nel cuore del Gargano, in Puglia, dove si produce il Bios di Monini, l'Extravergine biologico 100% Italiano, che proprio per la sua qualità, ottenuta nel rispetto dell'ambiente, ha vinto premi e riconoscimenti in tutta Europa. La scelta è caduta sull'Apicoltura Carpinese, condotta da Matteo Maccarone e coinvolta in questa campagna proprio perché confinante con gli uliveti biologici di Monini. Insomma proprio
le api che fanno l'olio.
Una sinergia tra api e uliveti biologici che va oltre la semplice impollinazione: le api sono importanti perché la loro presenza è un indicatore di un territorio privo di agenti chimici di sintesi e lontano da ogni forma di inquinamento. Nei campi biologici ci sono
7 volte più api e bombi, 5 volte più farfalle, 7 volte più merli, cinciallegre e scriccioli. I fiori crescono in quantità 3/4 volte maggiori (dati AIAB).
Chiunque sia sensibile a questo problema,
dal 1 marzo al 30 giugno, potrà attivarsi a favore della campagna con il semplice acquisto di una bottiglia di Monini Extra Vergine Bios. Monini, senza aggiungere nulla al prezzo abituale, per ogni acquisto contribuirà concretamente a
mantenere 50 api del Gargano per un anno. Basta andare sul sito
www.monini.com e registrarsi.