Referendum trivelle, Legambiente lancia la “Staffetta dei Sindaci”

Da Pesaro il Treno Verde lancia la campagna a sostegno del referendum del 17 aprile sulle trivellazioni in mare.

Autore: Redazione GreenCity

Il 17 aprile #VotaSì per dire #STOPTrivelle. Questo l’appello che Legambiente lancia ai primi cittadini italiani chiedendo di aderire alla “Staffetta dei sindaci”, la campagna lanciata a Pesaro dal Treno Verde, lo storico convoglio ambientalista in tour per l’Italia per promuovere le esperienze smart del Paese.
La prima adesione a sostegno della campagna è del presidente di Anci Marche e Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi.
Durante il suo viaggio il Treno Verde passerà il testimone ai sindaci che vorranno sostenere il Sì al referendum del 17 aprile per poter decidere come progettare lo sviluppo energetico futuro sul proprio territorio. 
“Il ruolo dei territori e di chi li amministra può essere determinante per raggiungere l’obiettivo – dichiara Rossella Muroni, presidente di Legambiente - coinvolgendo i cittadini per votare Sì, contro una politica energetica petrolifera inquinante e non in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi della COP21, né di soddisfare le esigenze dei cittadini. La strategia del Governo per impedire il raggiungimento del quorum è chiara: poco tempo e poca informazione, puntando anche sulle regole referendarie che non permettono alle amministrazioni locali di potersi esprimere sul tema. Un impedimento non da poco, visto il ruolo delle Regioni e dei Comuni nella strada che ha portato al referendum del 17 aprile, e le responsabilità che gli amministratori hanno nello sviluppo di un modello energetico democratico, sostenibile e attento al territorio”.
“L’auspicio  - ha dichiarato Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche e Sindaco di Senigallia  - è che l appuntamento del 17 aprile possa diventare un momento di grande partecipazione democratica per raggiungere il quorum e ribadire che il futuro energetico del nostro Paese non può essere affidato a fonti energetiche esauribili e inquinanti, che ostacolano lo sviluppo di nuovi settori economici sostenibili e innovativi, e per ultimo, ma non certo per importanza, costituiscono la principale causa dei conflitti bellici del pianeta. Oggi più che mai è necessario investire sulle risorse rinnovabili e tutelare le principali ricchezze di cui l Italia dispone - il patrimonio paesaggistico, il mare, la biodiversità - componenti imprescindibili per lo sviluppo di un economia capace di fare leva sul turismo, l’ambiente e la pesca di qualità”.

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