Roma: raccolta differenziata, estensione a tutta la città entro il 2016

Il Piano di Sviluppo per la differenziata prevede due soli modelli di raccolta dei rifiuti: il domiciliare/condominiale (cosiddetto “porta a porta”) e la raccolta stradale, opportunamente riorganizzata.

Autore: Redazione GreenCity

Con l’approvazione in Giunta del Piano 2015-2016 della Raccolta differenziata, scatta la terza fase del progetto Roma Capitale-Ama-Conai che estende il nuovo modello di raccolta differenziata a tutta la città di Roma. Avviato nel 2012 come progetto pilota nel Municipio III, nel 2013 ha coinvolto i Municipi IX, XIII, VI e XI, raggiungendo circa un milione di abitanti. La seconda fase, nel 2014, ha visto l’estensione del modello di raccolta ad altri cinque Municipi (IV, VIII, X, XII e XIV), arrivando a coinvolgere 1 milione 800 mila cittadini. 
L’estensione agli ultimi cinque Municipi (I, II, V, VII e XV), secondo il Piano, sarà completata entro il biennio 15-16; alla fine del 2016 il servizio “porta a porta” arriverà a servire circa il 50% della popolazione, mentre il restante 50% utilizzerà il sistema stradale con le campane verdi per il vetro e i diversi cassonetti per le altre frazioni di rifiuti.
Il Piano di Sviluppo per la differenziata ha modificato il sistema di trattamento dei rifiuti, puntando sull’applicazione di due soli modelli di raccolta dei rifiuti in tutta la città: il domiciliare/condominiale (cosiddetto “porta a porta”) e la raccolta stradale, opportunamente riorganizzata.
In entrambi i casi, la raccolta differenziata viene effettuata separando le 5 frazioni di rifiuto: organico; contenitori in vetro; carta e cartone; multi-materiale “leggero” (contenitori in plastica e metallo); materiali non riciclabili.

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