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Fare Verde, anche ieri mattina ripulite tre spiagge italiane

Prosegue la manifestazione “Il mare d’inverno” di Fare Verde. Raccolta tanta plastica, una poltrona e cartucce da caccia.

Autore: Redazione GreenCity

 Fare Verde, anche ieri mattina ripulite tre spiagge italiane
Seconda domenica per la manifestazione “Il mare d’Inverno”, la pulizia della spiaggia organizzata dall’associazione ambientalista Fare Verde, giunta alla XXIV edizione e che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.
Infatti, proseguendo l’opera iniziata domenica 25 gennaio su ventidue arenili, ieri mattina, domenica 1 febbraio 2015, i volontari di Fare verde, sfidando freddo e pioggia si sono ritrovati su altre tre spiagge: Francavilla a Mare (Chieti); cala San Giorgio (Bari) e San Menaio (Foggia).  
Sull’arenile di Cala San Giorgio (BA), i volontari di Fare Verde dei gruppi di  Bari e di Bitonto hanno raccolto trenta sacchi di immondizia, in particolare bottiglie di plastica, polistirolo e lattine. Tra le cose curiose abbandonate sulla spiaggia spiccano una poltrona e una giacca a vento.
A Francavilla al Mare (CH), sull’arenile di rotonda Michetti, i volontari di Fare Verde, affiancati da studenti con i loro genitori, numerosi cittadini e l’assessore comunale all’ambiente Gianluca Bellomo, hanno effettuato le operazioni di pulizia. A vincere il premio di rifiuto più invadente è stata ancora una volta la plastica, di ogni forma e colore: dalle bottiglie alle reti, dalle gabbiette dei detergenti per il water ai flaconi di olio lubrificante. Tra i rifiuti più curiosi, centinaia di resti di cartucce da caccia, probabilmente portati al mare dai fiumi. Raccolti anche una sedia, un paio di ombrelloni, taniche di plastica, un secchio, scarpe e ciabatte, resti di contenitori in polistirolo e cassette di plastica. 
A San Menaio (FG), il gruppo Fare Verde di San Severo ha raccolto 168 bottiglie di plastica, dieci bottiglie di vetro, due taniche grandi per carburante vuote e due pneumatici. Inoltre, è stata riscontrata la presenza di rifiuti indifferenziati e accumuli consistenti di detriti alluvionali dovuti all’evento calamitoso del settembre 2014.

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