Legambiente: Sblocca Italia non prevede le opere più urgenti e utili per il Paese

Il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza: "Ci sono opere concrete - chiuse nei cassetti da inadempienze della pubblica amministrazione, da conflitti di competenza, dal patto di stabilità, da inciampi burocratici, dalla mancanza di volontà politica - che oltre a non comparire nella legge appena approvata non sono neanche favorite dalle tante deroghe e dai commissariamenti previsti dal testo”.

Autore: Redazione GreenCity

“Lo Sblocca Italia è legge, ma non prevede le opere più urgenti e utili per il nostro Paese”. Questo il commento del presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza al provvedimento che ieri sera ha incassato il sì dell’aula del Senato alla fiducia al governo.
“Ci sono opere concrete - chiuse nei cassetti da inadempienze della pubblica amministrazione, da conflitti di competenza, dal patto di stabilità, da inciampi burocratici, dalla mancanza di volontà politica - che oltre a non comparire nella legge appena approvata non sono neanche favorite dalle tante deroghe e dai commissariamenti previsti dal testo” dice Cogliati Dezza.
Opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, per esempio. Ma anche bonifiche, depurazione, riqualificazione urbana, sicurezza sismica, abbattimento di manufatti abusivi, impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti, riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici, trasporti ferroviari per pendolari e trasporto pubblico locale, mobilità dolce: sono fermi tanti, tantissimi progetti utili e necessari a migliorare la qualità di vita dei cittadini, la sicurezza ambientale e a far ripartire l’Italia.

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