Greenpeace: serve un bando permanente per i pesticidi nocivi per le api

Circa un terzo del nostro cibo dipende direttamente dall’azione di api e altri insetti impollinatori. Senza, non avremmo prodotti che consumiamo quotidianamente come mele, mirtilli, zucchine, broccoli, cipolle, mandorle, caffè.

Autore: Redazione GreenCity

Attività in 110 città europee, oltre un migliaio di volontari coinvolti, quasi mezzo milione di firme raccolte in tutto il continente sul sito www.salviamoleapi.org. Sono i numeri della campagna a tutela delle api e degli altri impollinatori portata avanti nelle ultime settimane da Greenpeace, bilancio riassunto in un video accompagnato dalla canzone "To bee or not to bee", della band greca Locomondo. Dall'Italia alla Germania, dalla Spagna all’Ungheria, tutta Europa in difesa delle regine della biodiversità.

           

«I politici a livello nazionale ed europeo devono ascoltare le voci sempre più numerose che si alzano a tutela delle api. Non cedano alle pressioni di giganti dell'agrochimica come Syngenta, Bayer e BASF e trasformino da temporaneo in permanente il bando all'uso dei pesticidi dannosi per gli impollinatori in vigore dallo scorso dicembre» ha affermato Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia. 
«L'Europa si ponga come capofila e promuova in modo deciso politiche volte ad un’agricoltura ecologica e sostenibile. É il momento di dire basta ad agricoltura industriale e pesticidi, è il momento di attuare piani d'azione a lungo termine per salvare le api e, di conseguenza, il nostro cibo» conclude Ferrario.

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