Il decreto Salva Ilva approvato alla Camera

Legambiente: “Positive alcune correzioni, ma il testo modifica la legislazione ambientale per le aziende medio grandi”.

Autore: Redazione GreenCity

“Nonostante alcune modifiche positive, il testo non alza i paletti che consentono di definire un sito di interesse nazionale su cui applicare le disposizioni emergenziali previste per l’Ilva, come richiesto da alcuni emendamenti da noi promossi che non sono stati accolti. Il decreto infatti, con l’articolo 1, modifica la legislazione ambientale per le aziende medie grandi che si trovano nella stessa situazione dell’Ilva e continua a non salvare la città di Taranto, visto che alcuni interventi previsti nell’Aia hanno tempi di realizzazioni troppo lungi. È stata invece introdotta la valutazione del danno sanitario, anche se purtroppo non contiene prescrizioni cogenti al pari dell’Aia così come proposto negli emendamenti dove la valutazione del danno sanitario aveva un carattere vincolante”, così il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza commenta l’approvazione alla Camera del dl Salva Ilva, che passa ora al Senato.
“Speriamo che il Senato – aggiunge Cogliati Dezza – rivaluti gli emendamenti per limitare i danni. Nel frattempo l’Ilva acceleri il risanamento degli impianti con un credibile piano industriale e Governo, Regioni ed enti locali diano seguito senza più indugi alla bonifica delle aree pubbliche previste dal decreto della scorsa estate e tutelino finalmente la salute dei cittadini”.

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