Legambiente fa il punto sulla mobilità ciclabile

Numeri, idee e proposte: Legambiente fa' il punto sulla mobilità a due ruote stilando la classifica dei capoluoghi italiani più a misura di ciclista.

Autore: Redazione GreenCity

Legambiente, in collaborazione con ExpoBici, PadovaFiere, ha impiegato oltre un anno di indagini per verificare, grazie all'indice di ciclopedonalità, la situazione della mobilità a due ruote nei capoluoghi italiani, stilando la classifica dei centri più a misura di ciclista.
L'indice di ciclopedonalità è un nuovo parametro politico che misura quanto hanno lavorato gli amministratori per integrare i vari mezzi di spostamento all'interno del loro territorio, e ha permesso a Legambiente di scoprire, al di la' di qualche eccezione, che la mobilità sostenibile in Italia non è  ancora una realtà diffusa.
Alcuni numeri del rapporto: le piste ciclabili crescono all'interno delle nostre città e nel 2009 è stato toccato il record di 3.227 KM, circa 380 Km più dell'anno precedente e ben 730 Km più del 2007. Dal 2000 ad oggi quindi, le piste ciclabili sono praticamente triplicate, ma non è cresciuta nello stesso modo la percentuale di spostamenti urbani in bicicletta che è invece rimasta identica: era il 3,8% nel 2000, è il 3,8% nel 2009.
Lo sforzo delle amministrazioni quindi deve rivolgersi non solo ad aumentare le piste ciclabili, ma a realizzare interventi mirati per integrare le diverse modalità di spostamento favorendo quelle a basso impatto. Tra questi l'aumento di zone 30 km/h, zone a traffico limitato, isole pedonali, cunette, dossi e altri limitatori di velocità delle automobili accompagnati da una semplice e chiara segnaletica orizzontale e verticale, che riducano l'intensità degli ingorghi e accrescano la sicurezza di pedoni e ciclisti.
Infatti un sondaggio realizzato da Isfort nel 2007 sottolinea infatti che tanti di quelli che oggi non usano la bicicletta lo farebbero se potessero disporre di una rete di percorsi ciclabili che attraversa le città (26,3%) e se ci fosse meno traffico e quindi una maggiore sicurezza per la viabilità ciclistica (15,6%).
Per quanto riguarda le eccezioni, Legambiente segnala Bolzano che ha saputo riorganizzare la modalità cittadina privilegiando i mezzi di trasporto più lenti,  Reggio Emilia dove la bicicletta copre il 15% della domanda di mobilità, ma con punte anche del 30%, e infine Ferrara, già definita la città delle biciclette, con una percentuale di ciclisti urbani pari a un terzo della popolazione.

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