Copernicus: lEuropa ha attraversato il terzo gennaio più caldo mai registrato

Copernicus: "Temperature eccezionalmente calde; l'estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto il suo minimo storico nel mese di gennaio".

Autore: Redazione Greencity

Il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus ha pubblicato il bollettino climatico mensile che riporta i cambiamenti registrati globalmente nella temperatura superficiale dell'aria, nella copertura del ghiaccio marino e nelle variabili idrologiche. Tutti i risultati riportati si basano su analisi generate al computer utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo. 
Le temperature di Gennaio 2023: Il mese di Gennaio 2023 è stato il terzo più caldo in Europa In gran parte dell'Europa sono state registrate temperature dell'aria superiori alla media, compresi i Balcani e l'Europa orientale, in cui il giorno di Capodanno si è registrato un caldo record; anche la regione delle Svalbard ha registrato rilevanti anomalie in termini di calore  Stati Uniti, Canada, Messico e una fascia da sud-est a nord-ovest della Russia occidentale hanno registrato temperature superiori alla media Sono state registrate temperature inferiori alla media in Australia, in Siberia, in Afghanistan, in Pakistan e nei paesi limitrofi. Il ghiaccio marino di Gennaio 2023:  L'estensione del ghiaccio marino antartico è stata del 31% al di sotto della media, classificandosi all’ultimo posto tra i valori più bassi di gennaio registrati dai satelliti e rimanendo ben al di sotto del precedente record del gennaio 2017 Tutti i settori dell’Oceano Meridionale sono stati caratterizzati da concentrazioni di ghiaccio marino inferiori alla media L'estensione del ghiaccio marino artico è stata del 4% al di sotto della media, classificandosi al terzo posto nella classifica dei dati satellitari di gennaio Le concentrazioni di ghiaccio marino artico sono state particolarmente al di sotto della media nel Mare di Barents e nella regione delle Svalbard.
Samantha Burgess, Vicedirettore del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service - C3S), ha affermato, “Molti di noi hanno assistito alle temperature eccezionalmente calde di fine anno. Sebbene il mese di gennaio 2023 sia stato un fenomeno eccezionale, queste temperature estreme rappresentano un segnale tangibile degli effetti del cambiamento climatico per molte regioni e possono essere intese come un ulteriore avvertimento di futuri eventi estremi. È indispensabile che le parti interessate a livello globale e regionale agiscano rapidamente per mitigare l'aumento delle temperature globali.” 

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