Coldiretti: il clima mette in crisi le api, addio a 1 vaso di miele su 4

Secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del rapporto dell’Osservatorio nazionale miele in Italia ci sono 1,6 milioni di alveari curati da circa 70mila apicoltori dei quali oltre 2 su 3 sono hobbisti che producono per l’autoconsumo.

Autore: Redazione Greencity

Il clima pazzo sconvolge la natura con l’addio ad un vaso di miele Made in Italy su quattro per il crollo di circa il 25% della produzione nazionale in un 2021 segnato in media da quasi due eventi estremi al giorno tra incendi, siccità, bombe d’acqua, violente grandinate e gelo che hanno compromesso pesantemente la vita delle api.
E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati della banca dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
L’andamento climatico anomalo con l’inverno bollente, il gelo in primavera ed una estate divisa tra caldo africano, siccità e violenti temporali – sottolinea la Coldiretti – hanno distrutto le fioriture e creato gravi problemi agli alveari con le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare.Il risultato – precisa la Coldiretti – è un raccolto di miele che quest’anno sarà probabilmente ben al di sotto dei 15 milioni di chili, tra i piu’ bassi degli ultimi decenni. In altre parole circa la metà del miele venduto in Italia quest’anno viene dall’estero.
Un segnale di difficoltà per le api nostrane che – continua la Coldiretti —sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. Tre colture alimentari su quattro – precisa la Coldiretti – dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao. 
In Italia – precisa la Coldiretti – esistono più di 60 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api: dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino.

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