Roma partecipa al bando del Decreto Clima con tre progetti di boschi urbani

"Un’operazione con cui intendiamo restituire a Roma aria più pulita grazie alla creazione di tre boschi urbani, polmoni verdi che costituiranno un filtro naturale per abbattere l’inquinamento atmosferico e contrastare i cambiamenti climatici. Un contributo fondamentale per migliorare la salute e il benessere dei cittadini”, ha commentato la sindaca Virginia Raggi.

Autore: Redazione Greencity

Con tre progetti per la realizzazione di boschi urbani nelle zone di Serpentara (Municipio III), Pietralata (Municipio IV) e Torre Spaccata (Municipio VI), Roma Capitale partecipa al bando di gara indetto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (D.M. 9 ottobre 2020) per la forestazione delle Città Metropolitane.
Con l’obiettivo di contrastare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell'aria e la salute dei cittadini, gli interventi prevedono la messa a dimora di più di 5300 alberi con un investimento richiesto di circa 1,4 milioni di euro in totale, per la realizzazione e la successiva manutenzione delle tre foreste urbane.
L’operazione, avviata su impulso dell’Assessorato alle Politiche del Verde e dell’Assessorato all’Urbanistica, è stata realizzata da un team di esperti.
Si vuole con questi progetti incrementare la densità arborea nelle zone ad alta concentrazione abitativa come la Serpentara, dove è prevista la realizzazione di una foresta urbana di 1310 alberi; rendere fruibili aree verdi attualmente poco accessibili, come a Pietralata dove si prevede un bosco di 1369 alberi, e proteggere le abitazioni di Torre Spaccata dall’inquinamento anche acustico, causato dalla vicinanza con il G.R.A, creando un filtro verde di 2700 alberi.
Per migliorare la qualità dell’aria, la tutela della biodiversità, l’incremento del benessere dei cittadini e della vivibilità dei luoghi, sono state scelte specie botaniche tra le più efficienti in termini di assorbimento e stoccaggio dell’anidride carbonica, rimozione degli inquinanti e adattamento al cambiamento climatico. Preferiti dunque alberi come aceri, carpini, frassini, lauri, ligustri, pini, olmi e querce.

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