Anche il dizionario è green: "Upcycling" Parola dellAnno per il Cambridge Dictionary

È "upcycling" la Parola dell'Anno del 2019 secondo quanto riporta Cambridge Dictionary, che dal 1995 pubblica dizionari di inglese per gli studenti. Altra aggiunta recente è il sostantivo "plastic footprint", che sottolinea la crescente attenzione verso le tematiche ambientali.

Autore: Redazione Greencity

Utilizzare materiali di scarto, destinati ad essere gettati, per creare nuovi oggetti dal valore maggiore del materiale originale: è questo il significato di "upcycling", che è stata eletta da Cambridge Dictionary come la "Parola dell'Anno del 2019" (Word of the Year 2019), come riporta Cambridge English, che da oltre 80 anni opera nel nostro paese come ente certificatore del livello di lingua inglese.  
Secondo Peter McCabe, Head of Italy per Cambridge Assessment English, "Le nuove parole in inglese sono particolarmente importanti per chi sta imparando la lingua, in quanto possono essere inserite facilmente nel proprio vocabolario abituale. Di solito, l'inglese fa da capofila e altre lingue tendono poi a seguire l'esempio o adottando direttamente il nuovo termine in inglese o trovando un equivalente nella propria lingua".  
Per identificare le parole da aggiungere nel Cambridge Dictionary, gli autori hanno utilizzato dati provenienti dal sito web, dai blog, dai social media: "Upcycling" è stata aggiunta nel dizionario dopo aver notato un picco nelle ricerche relative a questa parola nel 2010.
Altra aggiunta recente del Cambridge Dictionary - sottolinea Cambridge English - è il sostantivo "plastic footprint", cioè la misurazione della quantità di plastica che qualcuno utilizza e poi successivamente scarta, considerata in termini di danno ambientale. Dopo essere stata identificata dagli autori del dizionario, "Plastic footprint" ha ottenuto 1.048 voti nel sondaggio del blog New Words, con il 61% dei lettori che ha suggerito di aggiungerla al Cambridge Dictionary.  
Il tema ambientale influenza dunque anche il vocabolario inglese, includendo nuovi termini e concetti, come flight shaming (che arriva dalla Svezia), l'espressione che vuole far luce sugli effetti delle emissioni degli aerei.
I termini in questione tendono poi ad evolversi in molti modi e prendere sfumature diverse, come è stato per global warming: la parola si è trasformata progressivamente, nell'uso comune, in climate change e ora molti giornali si riferiscono al fenomeno con termini come climate emergency o climate crisis.

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