A Napoli un dispositivo che raccoglie dal mare oltre 500kg di rifiuti plastici in un anno

Messo in funzione presso il Porticciolo del Molosiglio, dove ha sede la Lega Navale a Napoli, il primo Seabin, il dispositivo che raccoglie i rifiuti plastici presenti nel mare.

Autore: Redazione Greencity

Uno studio condotto dalla Ellen Mac Arthur Foundation ha stimato che la plastica nei mari e negli oceani supererà, entro il 2050, la quantità in peso dei pesci che vi nuotano. Un dato allarmante che rende sempre più urgente attivarsi affinché i nostri mari non soffochino.
La prima azione concreta, alla presenza delle maggiori istituzioni di Napoli, ha visto KLM, Armata di Mare LifeGate consegnare il primo Seabin presso il Porticciolo del Molosiglio nella città partenopea, un dispositivo semplice ed efficace capace di raccogliere, in un anno, oltre 500kg di rifiuti plasticipresenti nel mare comprese le microplastiche e le microfibre.
Il progetto PlasticLess di LifeGate, che vede protagonisti anche KLM e Armata di Mare, si pone l'obiettivo di tutelare la salute del mare grazie all'utilizzo dei Seabin per eliminare la plastica dall'acqua di uno dei golfi più belli del Mediterraneo e, anche, per continuare a sensibilizzare sulla necessità di evitare l'utilizzo delle plastiche, soprattutto quelle monouso, materiali inquinanti che stanno letteralmente invadendo i nostri mari.
Grazie alla collaborazione tra LifeGate e il proprio partner tecnico Poralu Marine, produttore dei Seabin del progetto LifeGate PlasticLess, l'iniziativa su Napoli si avvale del supporto dell'Associazione Assomorosini che, con il programma su scala nazionale "Golfo Pulito", ha promosso il prelievo e l'analisi dei rifiuti lungo la costa campana grazie alla sottoscrizione di un Protocollo d'intesa tra ASDP  SEPN (società preposta alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti a Napoli) e DistarManas (Dipartimento di Scienze della Terra e delle Risorse dell'Università di Napoli Federico II e il relativo Gruppo di ricerca). Un'ulteriore sinergia che valorizza gli scopi ambientali e scientifici del progetto e la serietà dell'intervento promosso da LifeGate grazie a KLM e Armata di Mare.
 

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