Olbia: prelevate 920 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso abbandonati

L'operazione è stata portata a termine grazie a un accordo tra Comune di Olbia ed Ecopneus, società senza scopo di lucro che si occupa della gestione dei PFU in Italia, che si è sobbarcata tutti i costi delle operazioni.

Autore: Redazione Greencity

Disinnescata una vera e propria bomba ecologica nel territorio di Olbia: sono stati necessari 102 viaggi di automezzi per completare il prelievo di 920 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso da un'area industriale dismessa e scongiurare così ogni eventuale rischio per l'ambiente e per la salute della popolazione esposta in caso di incendio. 
L'operazione è stata possibile grazie ad un accordo siglato tra il Comune di Olbia ed Ecopneus, società senza scopo di lucro che gestisce rintracciamento, raccolta, trasporto e riciclo dei Pneumatici Fuori Uso in Italia.
Parallelamente alla quotidiana raccolta gratuita presso gommisti, stazioni di servizio e autofficine in tutta Italia, Ecopneus è infatti anche impegnata in interventi presso grandi accumuli di PFU come quello di Olbia.
Dal 2011 ad oggi Ecopneus è intervenuta in 13 di questi "stock storici", prelevando complessivamente oltre 84.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso. Quest'ultimo è il terzo intervento del genere portato a termine in Sardegna: Il primo, nel 2012, sempre nel territorio di Olbia, ha consentito la rimozione di 821 tonnellate di PFU mentre il secondo, nel 2013, ha permesso il prelievo di 1.500 tonnellate di PFU da un'area industriale nell'Oristanese, nei presso dello stagno di SantaGiusta, area di forte interesse naturalistico.

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