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Lupo, lettera WWF alle Regioni

Pubblicato il: 17/02/2016
Autore: Redazione GreenCity
#Soslupo, appello WWF alle regioni: lavoriamo insieme per costruire convivenza con i lupi.
La Presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi, scrive alle Regioni: auspica rinvio dell’approvazione del Piano di conservazione e gestione del lupo per garantire un maggiore confronto, in tempi adeguati, ed invita ad assumere una posizione utile per salvare allevatori e lupi. “Le Regioni hanno le responsabilità istituzionali per svolgere un ruolo attivo e da protagoniste per costruire in Italia la coesistenza tra grandi predatori e attività umane e, per questo, abbiamo chiesto loro di lavorare insieme affinché siano messe in atto tutte le misure, molte previste nei nuovi Piani di sviluppo rurale 2014 – 2020, e le sinergie con le altre istituzioni, in primis le aree protette, perché ciò si realizzi” questa in sintesi la richiesta del WWF Italia a tutte le Regioni italiane contenuta nella lettera. Su Twitter il WWF ha lanciato #Soslupo.
La Direzione Generale per la Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente ha, infatti, convocato per oggi, 17 febbraio, il tavolo paritetico della Strategia Nazionale per la Biodiversità con le Regioni per la discussione tecnica del testo del nuovo Piano di conservazione e gestione del Lupo in Italia, redatto in collaborazione con l’Unione Zoologica Italiana (UZI) ed il supporto dell’ISPRA. Con questo Piano il Ministero propone alle Regioni una pericolosa “scorciatoia”, per risolvere i conflitti con le attività zootecniche, tramite la possibilità di applicare le deroghe al divieto di uccisione di lupi con l’autorizzazione all’abbattimento legale di circa 60 lupi ogni anno.
Il WWF aveva già scritto nei giorni scorsi al Ministro dell’Ambiente affinchè cancellasse dal Piano la possibilità di abbattere questa specie protetta e prosegue la Petizione lanciata una settimana fa  che ha già raccolto oltre 25.000 firme. L’appello del WWF a tutti i cittadini è di firmare ancora per dire NO all’abbattimento legale anche di un solo lupo e dire SI ad azioni ferme contro il bracconaggio. Nella petizione sono descritte anche le 6 azioni da mettere in pratica per risolvere efficacemente la convivenza tra attività economiche e presenza dei grandi predatori sul territorio.
In Italia la popolazione di lupo è in ripresa, indicativamente 1.500 esemplari, ma non è fuori pericolo a causa di rilevanti minacce tra cui, soprattutto, il bracconaggio e la mortalità per cause antropiche, che colpiscono fino al 20% della popolazione ogni anno, e l’ibridazione con cani vaganti, che in alcune aree supera il 40% degli individui monitorati.
"Prevedere di ricorrere all’abbattimento di lupi quale risposta a situazioni locali critiche assicura solo un’illusoria e temporanea riduzione dei danni causati alla zootecnia, non risolvendo il problema e non placando i malumori degli allevatori, bensì aumentando in poco tempo la minaccia del bracconaggio. Recentissimi studi dimostrano, infatti, che l’abbattimento di alcuni esemplari di lupo, destrutturando i branchi ed aumentando la dispersione dei suoi componenti, può determinare nel medio e lungo termine un incremento della predazione sul bestiame domestico. La scorciatoia ipotizzata, quindi, rischia di aggravare piuttosto che risolvere il problema della predazione degli animali domestici da parte del lupo" scrive in una nota il WWF.

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Categorie: Ambiente

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