▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Arriva in commercio Veve, il primo orto verticale aereoponico

Pubblicato il: 17/12/2015
Autore: Redazione GreenCity
In un metro quadro, ben 200 piante, euiqvalenti a 180Kg di verdura all'anno. Comodamente sul balcone di casa. Nessuno sforzo: il sistema tencologico provvede ad annaffiare e nutrire le piante.
Arriva per la prima volta in vendita Veve - Vertical Veggies, l'orto aeroponico in verticale che occupa solo un metro quadrato del proprio balcone.
Si tratta di un orto verticale ad uso domestico, dove si mettono solo semi, acqua ed elementi bio per gustare senza sforzo verdure e frutta biologica .
Veve è super-prolifico. In un solo mq di spazio, sul balcone, minigiardino, terrazza si possono coltivare 200 piante, l'equivalente di un orto orizzontale di oltre 20 mq. Secondo i primi test, grazie alla tecnologia aeroponica le piante assorbono meglio gli elementi nutritivi, aumentando la produttività. Veve produce in media circa 180 kg di frutta, verdura e aromi. L'equivalente di una spesa biologica di più di 500€ all'anno.
Veve è indicato per una dieta sana perché produce verdura 100% naturale: i nutrienti sono biologici e per questo non potranno verificarsi contaminazioni da concimi chimici. È ideale per chi intende controllare direttamente la propria produzione di ortaggi. 
Veve è stato testato con piccoli frutti come fragole e bacche di goji, verdure come pomodori, peperoncini, insalata e spinaci o aromi come basilico, timo, camomilla e stevia. Ottimo anche per piante officinali. 


cscvpzqqr16eboe4xc4afizxj4jrugpscmjqhz4iens-45da4pydnnefl5e0cekhdkd5-xajuzyun8rmpsv0e-s.jpg 
Veve può essere acquistato in esclusiva su kickstarter.com fino al 31 gennaio.
«Abbiamo optato per la campagna di crowdfunding perché crediamo sia un ottimo canale di lancio europeo per Veve. Servirà per finanziare la rivoluzione della produzione di verdura nelle aree urbane», spiega Matteo Sansoni, ideatore di Veve.
Da anni, infatti, si promuovono gli orti urbani come strategia di sicurezza alimentare urbana. Ma dati gli spazi verdi limitati poche città hanno realmente implementato una strategia di "relisienza alimentare" km zero.
«Abbiamo ricevuto numerosi contatti da ristoranti e esercizi di ristorazione, che vogliono aromi e verdura fresca veramente a KM zero. Anzi a centimetro zero», spiega Matteo. Non solo: anche ospizi, asili, scuole e case di accoglienza. L'orto infatti può essere usato come strumento educativo e di socialità. Inoltre non occorrono lavorazioni intensive, tipiche della coltivazione orticola:si annaffia da solo ed è facile da montare.




Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Canali Social: