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Ogm, AICS: con crescita a 2 cifre del biologico nel2014, dov'e' l'affare transgenico?

Pubblicato il: 19/05/2015
Autore: Redazione GreenCity
Andrea Nesi responsabile ambiente di AICS: "Gli OGM richiedono largo utilizzo di diserbanti, il Biologico no!".
Nei primi mesi del 2014 si è registrato un aumento del 17% del consumo di prodotti alimentari biologici in Italia, i siti specializzati on line sono passati da 70 ad oltre 100 tra il 2013 ed il 2014, secondo il rapporto Bio Bank 2015, in 4 anni, i ristoranti bio sono passati da 246 unità a 406. Malgrado la crisi vi sono state 90 nuove aperture solo nel corso del 2014 a fronte di 30 chiusure. Parliamo di 15 milioni di famiglie che consumano bio, parliamo dell'80% degli italiani contrari all'OGM.
"E' necessario ribadire pochi punti per fare chiarezza ed evitare la strumentale accusa di inclinazione al rifiuto dell'innovazione" lo ha dichiarato Andrea Nesi responsabile ambiente di AICS, l'ente di promozione sportiva fondato nel 1953 che forte del sostegno dei propri 960.000 soci si è dichiarato ufficialmente contro gli OGM nella filiera alimentare umana
"Gli OGM richiedono largo utilizzo di diserbanti, il Biologico no! Tra l'altro, l'OMS si è ultimamente espressa a riguardo dichiarando potenzialmente cancerogeno il glisofate, alla base del diserbante RoundUp di Monsanto, multinazionale leader mondiale del settore ogm" continua Nesi
"AICS da alcune settimane ha avviato una collaborazione con l'Ortofruttifero, importante azienda del pisano che detiene il brevetto europeo del Sun Black il pomodoro nero ricco di antociani realizzato dall'università di Pisa e l'università della Tuscia con la tradizionale tecnica dell'incrocio. La stessa azienda detiene numerosi altri brevetti ad esempio nel settore della piantine per realizzare campi di calcio e di golf che, ottenute con la stessa naturale tecnica naturale degli incroci, riducono del 60% il consumo di acqua rispetto ai tradizionali campi. Si fa anche e meglio senza OGM".
"L'Italia è un Paese che storicamente ha un sopravanzo di produzione agricola, di cosa vogliamo parlare? Piuttosto continuiamo a valorizzare le nostre migliaia di eccellenze che rappresentano il vero potenziale volano per guardare al futuro con fiducia e prospettiva" conclude Nesi

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Categorie: Ambiente

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